CHIUDI
CHIUDI
Iscriviti alla nostra newsletter

Accetto i termini e condizioni della Fondazione Ermanno Casoli

18 aprile 2012
Alberto Tadiello, Things Go On With Mistakes

20 aprile 2012 dalle 9 alle 16
Roma, presso la sede di MSD Italia

a cura di Marcello Smarrelli
 

Alberto Tadiello è il protagonista del terzo e ultimo appuntamento di E-STRAORDINARIO x MSD Italia, il progetto di formazione promosso dalla Fondazione Ermanno Casoli che coinvolge trenta dipendenti dell’azienda – consociata italiana della multinazionale farmaceutica Merck – in un ciclo di workshop in cui gli artisti vengono posti al centro del percorso formativo.
L’iniziativa, in linea con l’impegno della Fondazione Ermanno Casoli nel favorire il dialogo fra arte e industria, è curata da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione, realizzata con la collaborazione di Giovanni Boano, trainer specializzato in formazione manageriale e partner della società Hic et Nunc, e gode del patrocinio del MiBAC, Ministero per i beni e le attività culturali.

E-STRAORDINARIO x MSD Italia è iniziato lo scorso gennaio con il workshop condotto da Tomaso De Luca, Drawing After Architecture, e proseguito a marzo con il workshop di Margherita Moscardini, Condominium (or The Merck Index).

Conosciuto per le sue installazioni e performance incentrate sul rapporto tra suono e visione, Alberto Tadiello conduce la propria ricerca con un approccio di carattere quasi “scientifico”, che lo porta a sperimentare nuove relazioni fra i vari elementi e ad esplorare costantemente i limiti e le potenzialità dell’interazione tra forze diverse.
“Penso all’incontro con i dipendenti di MSD Italia come a un momento di condivisione e di complicità” – spiega l’artista – “un processo partecipato, una raccolta di idee”. Il titolo del workshop, Things Go On With Mistakes, fa riferimento a una traccia contenuta in un album nato dalla collaborazione tra due band americane (In The Fishtank, The Black Heart Procession + Solbakken). Per l’occasione Tadiello propone un progetto che mira alla creazione di elementi sonori come base e stimolo per una cooperazione fra i partecipanti.

Seguendo la metodologia di E-STRAORDINARIO, elaborata dalla Fondazione Ermanno Casoli, dopo una prima fase teorica in cui Marcello Smarrelli presenta l’artista e la sua poetica, si passerà all’attività pratica. Tutti i dipendenti riceveranno vari materiali con cui dovranno inventare degli strumenti, sfruttando meccanismi di funzionamento molto semplici di rotazioni, attriti e frizioni, che generino suoni o rumori. Ogni singolo partecipante svilupperà un piccolo lavoro di ricerca per costruire qualcosa, per creare un’entità sonora al fine di dare origine a un’azione collettiva, a un insieme di elementi che possano essere coordinati per funzionare insieme, “come un piccolo circo, un’orchestra in miniatura composta da tutti i pezzi prodotti”.

Al termine della giornata, Giovanni Boano guiderà i partecipanti a interpretare in chiave organizzativa gli input derivati dall’esperienza con l’artista, traducendo le metafore dell’arte contemporanea in comportamenti agibili nel contesto aziendale.
 

Come afferma Giorgio Cavalleri, sr. HRBP & Learning & Development Mgr in MSD Italia e responsabile del progetto: “La formazione MSD Italia è un percorso il cui scopo è sviluppare una competenza, ovvero agire in modo più efficace per ottenere un dato risultato.”
Attraverso il godimento di un’esperienza artistica, i partecipanti a E-STRAORDINARIO x MSD Italia sono stimolati a riflettere sull’utilità di mettere in pratica le proprie competenze nella fase operativa. Durante i workshop con gli artisti vengono affrontate importanti tematiche, che trovano un riscontro concreto in ogni area di lavoro: dai concetti di perseveranza e tenacia di fronte a difficoltà e incertezze, messi in evidenza nel workshop di Tomaso De Luca, all’idea di standard a cui far riferimento o da creare, al centro del progetto di Margherita Moscardini, per arrivare alla capacità di organizzazione, di sviluppare una ricerca prima di agire, di lavorare per fasi facendo prove e concedendosi la possibilità di sbagliare, come nel workshop di Alberto Tadiello.