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19 aprile 2009
GAETANO PESCE – Pescecappa x Pescetrullo

 

In occasione del Salone Internazionale del Mobile 2009

 

Elica

 

Fondazione Ermanno Casoli

 

Caterina Tognon Arte Contemporanea

 

presentano:

 

Gaetano Pesce

Pescecappa x Pescetrullo

 

a cura di Marcello Smarrelli

 

Showroom Elica

23 aprile – 30 maggio 2009

 

Inaugurazione: 22 aprile ore 18

via Pontaccio 8, Milano 

 

 

Mercoledì 22 aprile 2009, in occasione della 48a edizione del Salone Internazionale del Mobile (Milano, 22 – 27 aprile 2009), l’azienda Elica, la Fondazione Ermanno Casoli e Caterina Tognon Arte Contemporanea presentano presso lo Showroom Elica, nel quartiere Brera, un nuovo progetto di Gaetano Pesce dal titolo Pescecappa x Pescetrullo, a cura di Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione.

 

In questa occasione verrà presentato: Pescecappa, prototipo di cappa aspirante ideato dall’architetto e designer Gaetano Pesce e realizzato da Elica, azienda leader mondiale nella produzione di cappe da cucina, per Pescetrullo, inconsueta e innovativa abitazione realizzata da Caterina Tognon nella campagna pugliese, su progetto dello stesso Gaetano Pesce.

Noto per la sua capacità di operare trasversalmente nei campi dell’architettura, delle arti visive e del design, Gaetano Pesce rivisita un elettrodomestico protagonista nella cucina contemporanea, partendo dal suo predecessore: la cappa del camino. “Un magico cappello di umori odorosi, di un passato freschissimo di memorie”, un oggetto sospeso fra tradizione e memoria storica, divenuto nel tempo strumento tecnologico indispensabile nelle nostre case.
Pescecappa e Pescetrullo testimoniano la posizione di Gaetano Pesce nel dibattito che riguarda il design e l’architettura contemporanei, la netta presa di distanza dalle geometrie astratte e razionali sostituite con forme ironiche e sensuali: “Come mi vado sempre più convincendo, la figura, l’immagine riconoscibile è la forma che gli oggetti del nostro quotidiano amano vestire". Un desiderio di ritorno alla figurazione e alla narrazione che in questi anni non interessa solo il design e l’architettura ma anche l’ambito parallelo delle arti visive.
Sperimentando materiali innovativi, l’artista propone una nuova immagine della cappa aspirante, vista come: “Un elemento di diversità nello spazio della cucina, un punto di colore un po’ scapigliato e luminoso, una presenza che a guardarla ci provoca il sorriso”. In un momento economicamente e socialmente difficile, che opprime la fantasia e non favorisce i sogni, Pesce interpreta un oggetto industriale di uso comune caricandolo di significati nuovi e inaspettati, donandogli freschezza e leggerezza al fine di trasmettere sentimenti positivi di gioia, calore, ironia e ottimismo. Da sempre vegetariano, Gaetano Pesce rende protagonisti nel suo Pescecappa i prodotti della Terra, verdure, frutta, legumi: “gli ingredienti che siamo soliti utilizzare per preparare il nostro cibo” che conservano odori e sapori semplici ma antichi, simboli di una filosofia di vita salutare e rispettosa dell’ambiente. Anche se le conquiste tecnologiche ci fanno sentire sempre meno dipendenti dall’ambiente naturale per le nostre esigenze quotidiane, è giusto ricordare che l’equilibrio con la Natura è alla base dei fondamentali processi di mantenimento della vita, sottolineando come sia importante prestare attenzione all’ecosistema.

La stessa filosofia caratterizza le architetture del Pescetrullo realizzate in poliuretano espanso, applicato a spruzzo su una cassaforma in legno che prende il posto del tradizionale muro di mattoni o di pietra. Gaetano Pesce si concentra sull’applicazione di questo nuovo materiale, da lui stesso definito “della modernità”. Il poliuretano è per la prima volta usato in un’architettura reale, non padiglioni temporanei ma case da abitare, con tutte le problematiche annesse a una buona funzionalità nel tempo. La coppia di piccole architetture sembrano piuttosto oggetti di design cambiati di scala: appaiono come “scatole viventi”, seguendo l’esigenza di Pesce di dare loro sembianze velatamente umane, trasformandoli in personaggi di una narrazione. Al centro della sua poetica c’è l’uomo con la sua quotidianità, che l’architettura e il design sono chiamatati a raccontare. I due volumi posti tra gli ulivi di Carovigno, nella Puglia profonda che si allunga nel Mediterraneo, assumono le sembianze di un uomo e di una donna. Sono case ritratto dei committenti, due grandi facce, piene di espressività e ironia. La scelta dei colori è semplice: azzurro lui e rosa lei.

Studi preparatori, progetti, prototipi, maquettes, fotografie presenteranno Pescecappa x Pescetrullo nello Showroom Elica.

Gaetano Pesce nasce nel 1939 a La Spezia. Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura all’Università di Venezia, vive in diverse città fra cui Londra e Parigi e, dal 1980, si trasferisce stabilmente a New York. Nel 1970 fonda “Braccio di Ferro” con Cesare Cassina e Francesco Binfare, per la produzione di oggetti sperimentali. Per le molteplici esperienze nei più diversi campi, non è facile etichettare la sua attività, che spazia dall’architettura al design, dall’arte alla ricerca sull’uso di nuovi materiali. Si muove con agilità da una disciplina all’altra, contaminando i diversi linguaggi e applicando inediti procedimenti, indifferentemente a un edificio, una sedia o un gioiello. È docente all’Institut d’Architecture et d’Etudes Urbaines di Strasburgo e alla facoltà di Arte e Architettura della Cooper Union a New York. Ha insegnato nel corso degli anni anche a Yale, nelle Università del Quebec e di Montreal e agli istituti d’Architettura di Hong Kong e di San Paolo. Sue opere sono esposte nelle collezioni permanenti allestite presso i maggiori musei d’arte contemporanea di tutto il mondo, come il Musee d’Art et de Culture Georges Pompidou di Parigi, il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra, la Triennale di Milano, il Vitra Design Museum a Weil am Rhein, in Germania, il Tel Aviv Museum of Art, in Israele, il Montreal Museum of Fine Arts, in Canada e altri musei in Finlandia, Portogallo, Giappone.
Tra le opere architettoniche realizzate ricordiamo: Pescetrullo, commissionato dalla gallerista Caterina Tognon per residenze estive in Puglia (2008); Pink Pavilion, costruito per la Triennale Bovisa a Milano (2007); l’Organic Building di Osaka (1990); gli uffici dell’agenzia pubblicitaria TWBA/Chiat/Day a Manhattan (1994). Tra il 2005 e il 2006 La Triennale di Milano e il Vitra Design Museum hanno dedicato ai suoi 44 anni di carriera una grande retrospettiva dal titolo Il Rumore del Tempo.

Coordinate della mostra

Titolo: Pescecappa x Pescetrullo
Artista: Gaetano Pesce
A cura di: Marcello Smarrelli
Inaugurazione: 22 aprile 2009 ore dalle 18 alle 21
Date: 23 aprile – 30 maggio 2009
Presso: Showroom Elica, Via Pontaccio 8, Milano
Orari di apertura durante il Salone del Mobile, 22 – 27 aprile 2009: dalle 10 alle 21
Orari dal 28 aprile al 30 maggio 2009: dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 19; sabato dalle 10 alle 20
Ingresso: libero

Info
Fondazione Ermanno Casoli:
Stefania Fois, tel. +39 073261080, fax. +39 0732610740, segreteria@fondazionecasoli.org, www.fondazionecasoli.org
Caterina Tognon Arte Contemporanea – Venezia: tel. +39 041 5207859, info@caterinatognon.com
www.caterinatognon.com
Elica
www.elica.com

Uffici stampa
Fondazione Ermanno Casoli: Marta Colombo, tel. +39 340 3442805, ufficiostampa@fondazionecasoli.org
Ghenos – Ufficio stampa e Pubbliche Relazioni per Elica: tel. +39 02 34530468, info@ghenos.net
Ufficio stampa Corporate Elica: Donatella Vici, tel. +39 0732 610315, ufficiostampa@elica.com