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Francesco Arena, CANZONE (POVERA PATRIA),2012

Titolo: Canzone (povera patria)
Artista: Francesco Arena
Curatore: Marcello Smarrelli
Evento: Poiesis – Festival di poesia, arte, musica, cinema e teatro
Luogo: Fabriano – Chiostro del Convento di San Francesco
Anno: 2012

Canzone (povera patria) è il titolo della performance commissionata a Francesco Arena dalla FEC, invitata a partecipare con un’opera d’arte alla quinta edizione di Poiesis – Festival di poesia arte, musica, cinema e teatro, in programma a Fabriano dal 25 al 27 maggio 2012.

Nell’azione performativa un operaio, sotto “dettatura” dell’artista, ha colpito con una smerigliatrice un palo di metallo installato in un’arcata del chiostro medievale, provocando delle scintille brevi e lunghe, corrispondenti al punto e alla linea dell’alfabeto Morse. In questo modo l’uomo “ha scritto” il testo di Povera Patria, una delle canzoni più popolari di Franco Battiato, in cui l’autore rivolge all’Italia uno sguardo lucido e critico, esprimendo con parole dure il suo sdegno (“Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame…”), ma lanciando anche un chiaro messaggio di speranza e riscatto (“Non cambierà, non cambierà sì che cambierà, vedrai che cambierà”).
Lo stridore provocato dall’azione, molto familiare a chi lavora nelle officine, ha costretto gli spettatori a portare le mani alle orecchie per alleviare il fastidio generato dal rumore.

Con questa performance la FEC ha voluto rendere omaggio al lavoro, consapevole dell’importanza che questo riveste nella vita delle persone e nella costruzione di una società più giusta, ma anche riflettere su un tema che ha contraddistinto per anni l’identità di Fabriano, oggi completamente da reinventare attraverso nuovi stimoli e nuove idee.

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