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Cesare Pietroiusti, L’INTELLIGENZA DEL CASO, 2009

Artista: Cesare Pietroiusti
Curatore: Marcello Smarrelli
Azienda: Elica
Numero partecipanti: 57
Luogo: Fabriano – Headquarters Elica
Anno: 2009

 

 

L’intelligenza del caso è il titolo del workshop ideato e condotto dall’artista Cesare Pietroiusti con cinquantasette dipendenti di Elica, coadiuvati dal curatore, realizzato presso gli spazi aziendali dell’Headquarters Elica di Fabriano.

Il workshop, strutturato in due giornate di lavoro, ha voluto approfondire due temi: l’errore determinato dal caso da cui può generarsi una risorsa inaspettata e i meccanismi connessi allo scambio economico. L’artista ha coinvolto i partecipanti dapprima in una riflessione sulle tematiche proposte per poi passare, nella giornata successiva, alla realizzazione di duemila disegni utilizzando fumo di candela (elemento al centro della produzione di cappe aspiranti) e vino (Rosso Conero, tipico delle Marche), elementi che provocano sulla carta (eccellenza di Fabriano) effetti inaspettati, imprevedibili e non controllabili. Duemila disegni da portare via è il titolo della grande installazione realizzata nell’Headquarters Elica e destinata a disperdersi progressivamente. Tutti sono invitati a prendere un disegno impegnandosi a rispettare le istruzioni date dall’artista e dai partecipanti: chi prenderà un disegno fatto col vino dovrà ricollocarlo nello stesso luogo entro un anno, dopo avergli fatto compiere un’esperienza di cui il foglio porterà traccia; chi prenderà un disegno fatto col fumo di candela, dichiarato come un’opera incompiuta, dovrà bruciarla, la cenere sarà l’opera d’arte compiuta.

L’obiettivo del workshop è stato quello di riconoscere e utilizzare creativamente il caso, l’effetto collaterale, l’errore e di riflettere sulla rigidità e l’immutabilità dei paradigmi e dei metodi propri dei processi economici, intesi come scambio di beni e denaro, tipici sia del mondo del business che di quello dell’arte.

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