Titolo: Titolati vestiti
Artista: Sissi
Curatore: Marcello Smarrelli
Formatore: Giovanni Boano – HiC et NunC
Azienda: Artsana Group
Numero partecipanti: 20
Luogo: Grandate – Como
Anno: 2011
![](https://www.fondazionecasoli.org/wp-content/uploads/2017/01/WS_Sissi_1_low.jpg)
Un momento del workshop Titolati vestiti con Sissi, 2011
![](https://www.fondazionecasoli.org/wp-content/uploads/2017/01/WS_Sissi_7_low.jpg)
Sissi, Titolati vestiti, 2011
![](https://www.fondazionecasoli.org/wp-content/uploads/2017/01/WS_Sissi_10_low.jpg)
Un momento del workshop Titolati vestiti, 2011
![](https://www.fondazionecasoli.org/wp-content/uploads/2017/01/WS_Sissi_14_low.jpg)
Un momento del workshop Titolati vestiti, 2011
![](https://www.fondazionecasoli.org/wp-content/uploads/2017/01/WS_Sissi_8_low.jpg)
Sissi, Titolati vestiti, 2011
Titolati vestiti è il titolo del workshop ideato e condotto dall’artista Sissi con venti dipendenti della multinazionale Artsana Group, con venti stiliste specializzata nel campo dell’abbigliamento e dei prodotti per bambini, tenutosi nella sede aziendale di Grandate a Como.
L’artista, coadiuvata dal formatore e dal curatore, ha condotto le partecipanti ad analizzare gli indumenti da loro disegnati e ai quali fossero particolarmente legate, individuato in ognuno una qualità caratterizzante. Questo ha permesso di creare una classificazione dei capi e, soprattutto di dare loro un nuovo significato e un nuovo nome, in pratica di re-intitolarli. Nella seconda parte del workshop, alcune parti degli abiti analizzati sono state tagliate e unite secondo nuovi criteri, così da avviare un processo di ibridazione che ha dato origine a qualcosa di nuovo: le singole parti dei vestiti nuovamente titolate sono state cucite insieme a formare un unico abito, simbolo di un nucleo famigliare, amicale o di lavoro, composto da identità diverse fra loro che, pur non scegliendosi e non somigliandosi, sono allacciate e unite da un forte legame.
Il workshop è servito a innescare un processo di creazione in cui i partecipanti si sono sentiti liberi di riconsiderare la realtà e di rinominarla, scardinando concetti precostituiti e stimolando idee verso soluzioni innovative.