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Accetto i termini e condizioni della Fondazione Ermanno Casoli

18 gennaio 2013
FEC e CONFINDUSTRIA ANCONA presentano CESARE PIETROIUSTI Agìta

 

Giovedì 17 gennaio si è concluso nella sede di Confindustria Ancona un innovativo progetto formativo realizzato dalla Fondazione Ermanno Casoli in collaborazione con Confindustria Ancona, volto a portare l’arte contemporanea nel mondo aziendale, promuovendone il valore per l’attivazione di processi di cambiamento e innovazione.

Il progetto, che ha coinvolto tredici imprenditori e manager provenienti dal settore meccanico della Provincia di Ancona e due funzionari del settore cultura della Pubblica Amministrazione, è stato realizzato in due fasi: nella prima, avvenuta lo scorso 25 ottobre, si è svolto un workshop condotto dall’artista Cesare Pietroiusti che ha lavorato insieme agli imprenditori alla produzione dei contenuti di Agìta, libro d’artista tirato in trenta copie numerate e firmate – consegnato ufficialmente ai partecipanti durante la seconda fase, avvenuta ieri sera. Il workshop, curato dal direttore artistico della FEC Marcello Smarrelli e sostenuto dalla Funzione Cultura della Regione Marche, si è svolto nell’ambito di E-STRAORDINARIO, il programma di formazione ideato dalla Fondazione Ermanno Casoli e già sperimentato con successo in diverse realtà industriali. L’iniziativa è nata dalla volontà di Confindustria Ancona di fronteggiare l’attuale momento di crisi economica e sociale investendo su progetti capaci d’incentivare l’innovazione in un’ottica integrata tra sistema economico e culturale, al fine di creare, insieme e velocemente, un humus più coeso e aperto al cambiamento. In questa prospettiva di originalità è avvenuto l’incontro con la FEC, che da anni, con le proprie attività, sostiene l’efficacia e l’utilità dell’arte contemporanea per le aziende come motore per la crescita economica e come strumento di sviluppo etico.

“Una bella sfida per noi imprenditori – ha affermato Sandro Paradisi, Presidente della Sezione Meccanica di Confindustria Ancona – abituati come siamo nella vita di tutti i giorni ad affrontare problemi complessi ma estremamente concreti. Abbiamo passato due giornate alla ricerca destrutturata di pensieri “non funzionali”, di sensazioni, di emozioni; abbiamo parlato di arte, di passione, abbiamo agito in libertà, fuori dagli schemi e quasi senza accorgercene, abbiamo sviluppato la nostra creatività. Questo per un imprenditore è essenziale: senza creatività e innovazione oggi non si va da nessuna parte: e per essere creativi spesso bisogna rompere gli schemi a fare qualcosa di completamente diverso dal solito”.

"Abbiamo pensato di affidare il workshop a Cesare Pietroiusti – spiega Marcello Smarrelli – perché la parte del suo lavoro incentrata sul tema dello scambio e dei paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici, insieme all’importanza che l’errore e la casualità hanno nell’ambito della creazione e dell’innovazione, ci sembravano particolarmente adatti a questa occasione." Con il suo intervento l’artista ha voluto eliminare i blocchi razionali ed emotivi che frenano la creatività, intesa come capacità di rielaborare le informazioni dando vita a relazioni nuove tra diversi elementi. Pietroiusti ha posto l’attenzione sui pensieri fulminei e superflui che attraversano la nostra mente in svariati momenti della giornata – per esempio quando siamo seduti in una sala d’attesa, sull’autobus o in coda da qualche parte – difficili da ricordare e da tradurre in parole. Sono pensieri completamente slegati da qualsiasi azione, che svaniscono senza lasciare traccia. L’artista li ha definiti “Pensieri non funzionali” e per anni li ha raccolti in un sito creato appositamente(www.pensierinonfunzionali.net) per fissarli nella memoria e per realizzarne una parte. Queste idee sono alla base di alcuni dei suoi progetti, nei quali viene data importanza al processo e al dato esperienziale, più che al prodotto finale.

Agìta, un’agenda non funzionale, vuole essere lo strumento con il quale annotare, nello spazio dedicato, i propri “pensieri non funzionali”, documentandoli a piacimento durante il corso del 2013. Nella sezione finale dell’agenda sono documentati, attraverso i mezzi e le modalità che i partecipanti hanno ritenuto più idonei, i “pensieri non funzionali” realizzati durante il workshop e scelti tra quelli raccolti da Cesare Pietroiusti nel corso degli ultimi trent’anni.

“Seguiamo con attenzione le attività che la Fondazione Ermanno Casoli porta avanti da tempo su un terreno che riteniamo intelligente e produttivo – afferma l’Assessore Regionale ai Beni e alle Attività Culturali Pietro Marcolini – quello del connubio tra arte e impresa nel segno della creatività. Il coinvolgimento di importanti artisti e delle associazioni di categoria, come Confindustria, intorno ai temi della creatività come risposta alla crisi ci sembra quanto mai attuale ed è per questo che abbiamo voluto sostenere questo progetto che racchiude un senso profondo, e cioè che dalla crisi non si esce insistendo sulle strade che vi hanno condotto, o pensando che la risposta possa essere meramente economica, ma che occorra invece cambiare paradigma, cambiare in primo luogo mentalità e modo di ragionare.”

L’iniziativa si è svolta negli spazi della Pinacoteca Civica di Jesi per guidare i partecipanti verso l’arte contemporanea partendo dall’arte del passato.

Tutte le fasi del workshop sono state documentate in un video realizzato da Anton Giulio Onofri.